Iniziamo questo articolo facendo il punto su un paio di aspetti molto importanti. L’elettrostimolazione è una tecnica basata sulla stimolazione del muscolo tramite impulsi elettrici. Questi impulsi attraversando il corpo raggiungono i muscolo che vengono stimolati alla contrazione allo stesso modo di quando questi si allenano normalmente in palestra. Questa pratica è comunemente utilizzata come tecnica di riabilitazione per dolori muscolari o traumi. Pertanto non è assolutamente pericolosa per la salute.
A seconda della terapia da seguire o della zona da trattare, le ultime tecnologia ci mettono a disposizione una serie di impulsi differenti adatti ad ogni scopo e ad ogni parte del corpo. La prima cosa da stabilire quando si inizia un trattamento di elettrostimolazione è se il muscolo sia sano o lesionato. Nel caso di un muscolo lesionato si dovrebbero utilizzare delle correnti che salgono di intensità in maniera esponenziale, gli impulsi sono in questo caso di forma triangolare, in cui si raggiunge il picco massimo di intensità in maniera graduale e si ha una discesa più marcata. Per evitare un affaticamento muscolare, visto che si sta parlando di un lavoro passivo, le pause che intercorrono dovranno essere adeguatamente lunghe.
Controlli medici costanti
Questo trattamento va fatto sotto controllo medico, ove possibile, seguito da accertamenti per verificare la corretta risposta del muscolo. Questo tipo di monitoraggio è utile per capire la zona precisa da andare a stimolare, escludendo le zone limitrofe sane. In un muscolo sano invece il tipo di corrente utilizzata è di tipo faradico. Con corrente faradica si indica una corrente che si sviluppa in corrispondenza dell’interfaccia elettrodo-elettrolita. In questo caso il tipo di impulso avrà una forma rettangolare, con una salita rapida, una fase di stallo e una discesa istantanea a zero.
In caso di muscolo sano si può fare uso anche delle onde sinusoidali, questo tipo di onde hanno anch’esse un ottimo effetto stimolante sul muscolo. All’uso dell’elettrostimolatore può essere abbinato anche un movimento di tipo dinamico o statico che ipoteticamente potrebbe indurre ad un potenziamento muscolare importante. Su questo però i pareri di medici ed esperti sono ancora contrastanti.
Si pensa infatti da molte parti che quest’uso combinato potrebbe portare ad una riduzione della capacità di contrazione del muscolo, una specie di istupidimento del muscolo, probabilmente reversibile, ma di certo poco salutare. Si è visto in seguito che su una singola placca motoria questo fenomeno poteva addirittura essere irreversibile, con conseguenze gravissime sulla contrazione del muscolo e la conseguente perdita di prestazione.
Se sei sano alza pesi in ghisa!
Quindi l’elettrostimolazione funziona oppure no? Un elettrostimolatore può essere d’aiuto per un muscolo malato e per mantenere una certa tonicità nei muscoli sani. Per quanto riguarda le terapie di recupero esse vanno sempre seguite tramite controlli specifici. Questo non è facilmente attuabile nelle palestre normali, in quanto questo tipo di monitoraggio richiede degli strumenti specifici molto costosi e un personale altamente qualificato.
Come molti suggeriscono quindi l’elettrostimolatore va acquistato con un minimo di competenza e se per un trattamento di un muscolo malato farsi seguire da persone esperte. Gli elettrostimolatori venduti per potenziare i muscoli sono solo una trovata pubblicitaria atta a vendere il prodotto. Il testimonial di turno, quello muscoloso, palestrato e magari pieno di steroidi è messo li come un bambolotto. Certo nessuno può pensare di arrivare a quei risultati nemmeno acquistando un elettrostimolatore da mille euro. Se vuoi allentarti in maniera efficace vai in palestra, l’elettrostimolatore è solo un coadiuvante.