L’uso dell’elettrostimolatore è consigliato nel caso della riabilitazione dopo un infortunio o a seguito di intervento chirurgico. Esiste una schiera di persone (credetemi davvero enorme) che ancora vuol provare a sostituire l’allenamento in palestra con questo strumento, seguendo la filosofia molto approssimativa e campata in aria del “tanto male non fa”.
Visto che comunque ci sono molte persone che acquistano questo strumento e non hanno la minima idea di come utilizzarlo, abbiamo deciso di metter su questa guida per un uso corretto dell’elettrostimolatore. Esistono tre categorie differenti e separate di professionisti che fanno uso costante dell’elettrostimolatore e sono: sportivi, terapeuti e estetisti. In quest’ultimo campo, quello estetico l’elettrostimolatore può essere utilizzato per trattamenti rassodanti, di lipolisi, per il drenaggio, massaggi rilassanti e altro ancora. Si possono ottenere risultati buoni, non eccellenti in quanto l’uso dell’elettrostimolatore non sostituisce l’efficacia di una sana attività fisica.
Non facciamoci abbindolare
Nelle pubblicità che sponsorizzano centri estetici si utilizzano sempre modelle con un corpo che è già perfetto, o al limite si fa un po’ di utilizzo di Photoshop (a volte con risultati davvero ridicoli). Questo però è l’amo che viene lanciato verso i sogni di molte persone e credimi, molti abboccano subito. In campo terapeutico invece ci sono programmi miotrofici o antalgici che servono a contrastare il dolore dovuto ad un infortunio muscolare o ristabilire forza e tono di un muscolo che è stato fermo per un infortunio per un periodo prolungato di tempo.
In questo caso l’uso dell’elettrostimolatore è davvero miracoloso, si ottengono risultati davvero eccellenti. Quindi diventa molto interessante capire meglio l’aspetto allenante dei programmi dell’elettrostimolatore. In questo senso è importante sapere che per replicare questo effetto i programmi di un elettrostimolatore devono replicare gli sforzi di un vero e proprio allenamento. Sembra una cosa banale, ma molte persone, proprio perché non sanno come utilizzare questo strumento, piuttosto che trarne vantaggio, né traggono solo uno svantaggio, mettendolo poi spesso da parte e lasciandolo in un dimenticatoio.
I vari programmi
Innanzitutto devi sapere che non puoi allenare un solo distretto muscolare per volta. Pensa ad esempio alla corsa, corri con entrambe le gambe ovviamente, cosa succederebbe se corressi con una sola gamba? Creeresti uno squilibrio muscolare e presto subiresti qualche grave infortunio. Lo stesso discorso vale per l’elettrostimolatore, non puoi allenare un gruppo muscolare per volta e pretendere di avere gli stessi risultati che avresti correndo e coordinando nello stesso momento decine di muscoli.
Esistono vari programmi di allenamento negli elettrostimolatori, tra cui Forza, Forza resistente, Forza esplosiva, Tono e altri ancora. La Forza ad esempio stimola le fibre veloci, la Forza resistente stimola i muscoli facendoli lavorare a lungo sotto sforzo per produrre acido lattico. La forza esplosiva coinvolge le fibre veloci e le caratteristiche elastiche dei muscoli. I programmi di forza durano in genere una ventina di minuti, mentre quelli di resistenza circa un’ora. Questo significa che se alterniamo i distretti degli arti inferiori impiegheremo circa 3-4 ore per un allenamento completo, ma tutto questo è in linea con i veri allenamenti (corrispettivo di un’ora di corsa!).